Inviato da Maria il 7 Nov 2013 in blog, la serra delle parole, pensieri come stoloni | 10 commenti
“non mi piace il passato remoto, preferisco le frasi corte.
e soprattutto: non mi sono mai sentita più pregiata degli altri.
le mie parole non sono fari nella nebbia.
non salvano vite.
sono lucciole in una notte di giugno.
accese a decorare il buio.
carine.
ma se ne può fare a meno”
“Rosita” direbbe: NON E’ VERO!
esci dal contesto dei tuoi pensieri e pensa che è vero che “le tue parole non salveranno il mondo”!
ma sarebbe un programma troppo ambizioso (anche per te).
le tue parole (però) fanno bene a chi le legge (amici?).
Quantomeno a Rosita e a me.
e a chi sa quanti altri passano leggono e sono timidi…
infatti, resta la curiosità verso questi timidi, che, a dire dei mezzi multimediali di controllo,ci sono.e resta l’affezione ai fedeli commentatori, che fanno bene a me.
Eccomi qua, la “fedele commentatrice” concorda con il “mio” pensiero Biricchin (che bello immaginarti) e un saluto ai timidi di passaggio da questo ” luogo”.
Rosita, immaginarmi non è bello. è antico…
nel senso che lui non è bello, è antico, Rosì.
Oh Biricchin ma io sono una “antica novella”.
Ed ha ragione Maria: sono antico nel senso di vecchio ma questa è la stagione del “novello”. Non è che lo ami ma amo le novità. Vecchiaia docet!
Allora Rosita? il bicchiere della staffa?
PS: amo anche le chat “lente” e (come si vede) le virgolette…
oo, gli amici di una che, invece, ama i puntini sospensivi!( e pare che questo sia molto spregevole….)
Qualcuno mi ha detto
che certo le mie poesie
non cambieranno il mondo.
Io rispondo che certo si
le mie poesie
non cambieranno il mondo.
(Patrizia Cavalli)
non son bastati i sogni e l’energia dei nostri vent’anni, a cambiarlo…e allora vuol dire che niente cambia niente.