Inviato da Maria il 2 Apr 2016 in blog, la serra delle parole | 2 commenti
Credo che una foglia d’erba non sia meno di un giorno di lavoro delle stelle,
e ugualmente è perfetta la formica, e un grano di sabbia, e l’uovo dello scricciolo,
e una raganella è un capolavoro dei più alti,
e il rovo rampicante potrebbe adornare i salotti del cielo,
e la più stretta linea della mia mano se la può ridere di ogni meccanismo,
e la vacca che rumina a testa bassa supera ogni statua,
e un topo è un miracolo sufficiente a far vacillare miriadi di miscredenti.
(Foglie d’erba – il Canto di me stesso, XXXI, trad. Giuseppe Conte)
Quella che un topo è un miracolo sufficiente a far vacillare miriadi di miscredenti devo tenermela a mente, potrebbe tornarmi utile in futuro…
la magia delle piccole cose meravigliose forse non salverà il mondo…ma aiuta.