karel capek

nonostante le apparenze, un giardiniere non ha origine da un seme, da un virgulto,da un bulbo, da un tubero e nemmeno per margotta, bensì nasce dalle esperienze, dall’ambiente circostante e dalle condizioni naturali….

vi racconterò anche come si riconosce un vero giardiniere.”deve venire a trovarmi”dichiara,”le devo mostrare il mio giardino”. Quando poi andrete da lui per accontentarlo, troverete il suo posteriore spuntare tra le piante perenni.”vengo subito”vi comunica da sopra una spalla, “il tempo di piantare qualcosa qui”. “non si disturbi” gli dite gentilmente. Dopo un po’ ,deve avere ormai trapiantato: in breve si alza,vi insudicia la mano e, raggiante di ospitalità, dichiara:” allora, venga a vedere; è un giardino modesto, ma…un attimo!”dice e si china su un aiuola per estirpare qualche erbetta. “venga, le mostrerò un dianthus musalae, rsterà a bocca aperta.perbacco, qui ho dimenticato di smuovere il terreno.” dopo un quarto d’ora, si raddrizza di nuovo .”ah” dice,” io volevo mostrarle quella campanella,la campanula wilson. è la più bella campanula, che…..aspetti, devo legare il delphinium”. quando lo ha legato,si ricorda:”eh già,lei allora vuole dare un’occhiata all ‘erodium. un momentino “borbotta ” il tempo di spostare quell’aster; qui ha poco posto”.A questo punto ve ne andate in punta di piedi, lasciando il suo posteriore spuntare tra le perenni.E, quando lo rincontrerete,vi dirà:” deve venire a trovarmi:mi fiorisce una rosa pernettiana che non ha mai visto. allora, verrà? ma certamente!” Suvvia, andiamo da lui a vedere come trascorre l’anno.