Inviato da Maria il 3 Apr 2020 in blog, briciole sul davanzale, pensieri come stoloni | 0 commenti
Il tempo si mescolava come aria calda e umida agitata dalle pale del ventilatore.non era più possibile usare il tempo presente, tutto era diventato un grande imperfetto.e dentro c’erano luoghi mai visti e luoghi comuni,i miei genitori e perfetti sconosciuti,le figlie, le figlie,i chilometri, le figlie, le occasioni perdute di dirsi cose importanti e sciocchezze, i giorni felici e i giorni sprecati,i fiori sfioriti prima che avessi il tempo di guardarli, i profumi odorati fino alla nausea e i profumi inseguiti in giardino per capire da dove vengono, la distanza fra la ragazza che ero e la donna che avrei potuto essere, la distanza fra la donna che avrei potuto essere e la donna che ero, certi giochi inventati, parole non dette e troppe parole dette senza pensare, il sordo spavento, la assordante allegria.insomma la vita, che non sapeva se seppellirsi o risorgere.