Inviato da Maria il 15 Mar 2013 in blog, la serra delle parole, pensieri come stoloni | 1 commento
…il fatto è che sopravvivere non ci basta.Soddisfatti i bisogni ed esaurite le passioni rimane un vuoto con cui è difficile convivere.Quel vuoto è lo spazio disponibile per l’angoscia, l’entusiasmo, l’indifferenza, la tenerezza, il dolore o la felicità.I libri raccontano e custodiscono questo spazio popolandolo di presenze e fatti, aiutano a tenerlo in ordine e a fare pulizia. Nella loro immediatezza di frammenti sopravvissuti a secoli e vicissitudini, portano con sè il senso del tempo, ragioni, illusioni, speranze di epoche differenti: sono odori,impressioni tattili e visive, ingialliture…..
c’è chi insiste nel dire a che pro, che fine farà la tua biblioteca una volta che te ne andrai e i figli penseranno ad altro ?Io penso semplicemente che non me ne andrò dalla vita senza aver dato almeno un segno di riconoscenza. I libri che ho messo insieme sono il dono che vorrei lasciare a chi verrà dopo di me.Faccia quel che crede chi rimane.Io mi addormenterò felice abbracciando Mnemosine.(Paolo Tonini, ma vorrei averlo scritto io)
Esauriti (momentaneamente) i bisogni e appassite le “passioni” resta la ricerca della comprensione, della condivisione, di altri viandanti che cercano un cammino. e non è detto che sia lo stesso, non è necessario.
quanto sono affascinanti i percorsi altrui? tantissimo! ma impercorribili.
per capirli devi leggerli. penso a Grosman ed anche, per versi diversi, a Conrad!
e dei miei libri, quando non ci sarò più, chissenefrega.
ognuno avrà i suoi.