Inviato da Maria il 29 Set 2012 in blog, genius loci | 2 commenti
annamaria chiede: raccontami delle radici che corrono verso un abbaccio. Lei l’ha visto, questo commovente abbraccio di una radice di Pawlonia che ha percorso 15 metri nel buio per tornare alla luce e avvolgersi attorno al piede della maestosa Fitolacca, come a esprimere la necessità di protezione da parte del mio “gigante buono”. Io penso che abbracciarsi, stringersi a un altro corpo, offrire il proprio calore sia una meravigliosa manifestazione d’ amore: e così amo molto che le mie piante si infilino l’una nell’altra, si sorreggano vicendevolmente, si raccontino le loro storie e i loro dolori…e la rosa Mermaid seduce con le sue moine il buon vecchio albero di Fico, che come uomo del mare sta solido, ma sa cedere al vento…e ogni foglia di Agave porta scritto nella pelle il ricordo dell’abbraccio da cui proviene, come figlio che non dimentica le braccia della madre …
bello
ed un abbraccio va anche alla bambina che passava interi pomeriggi nel nostro giardino ad abbracciare le radici di un enorme albero chiamandolo per nome ‘Tobia’
🙂