aver cura

Il principale dono che il giardiniere riceve dal suo giardino è l’insegnamento alla cura.

Coltivare un giardino è coltivare un responsabile rapporto fra viventi.

Dunque il tempo in giardino non è solo quello meteorologico, spesso nemico; è piuttosto il tempo dei semi che aspettano sotto il terreno, il tempo degli istanti di grazia di inattese fioriture, il tempo del sarchiatore e della ramazza, il tempo del letame, il tempo scandito dal passaggio degli stormi migratori e dallo sposalizio delle libellule; tempo prezioso, il mio piccolo tempo raccontato come capitolo di un tempo grande.

Così se posso apparirvi ospite garrula e giuliva nei giorni  in cui verrete a far visita alle mie rose, pensate a me anche come piccolo Davide inerme nelle notti in cui il vento è Golia, e scassa i miei rami e i miei pensieri; l’indomani mattina è già tempo di ricominciare.

“dare senso alla vita può condurre a follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio”( E.LeeMasters)

Il senso della mia vita è la cura quotidiana del giardino, del quarto figlio.