Inviato da Maria il 6 Nov 2012 in blog, briciole sul davanzale, genius loci, pensieri come stoloni | 1 commento
il primo incontro che si fa varcando il cancello del mio giardino rappresenta praticamente la chiave di lettura dell’intera sua “costruzione”, che ,come spesso ribadisco, è la costruzione della mia vita. E’ un busto di Ercole di epoca romana molto consumato dal tempo, il volto è eroso, restano leggibili la barba e le spalle forti, che reggevano probabilmente un capitello: del capitello resta un buco, l’insediamento di un altra pietra…io spesso lo riempio d’acqua, e vi ho appoggiato un uccellino di terracotta…nessun grave impegno della vita è più importante dell’acqua per i passeri.
…quei “buchi” che restano vuoti…Sono sia la memoria di quello che c’è stato, sia la possibilità di riempirli di nuovo…