Inviato da Maria il 27 Giu 2012 in blog, briciole sul davanzale, genius loci | 5 commenti
La porta è il simbolo di tutti i riti di passaggio, di iniziazione. E’ dunque il crescere, il diventare, il trasformarsi, insomma vivere.
La mia porta è pietra antica e pesante, è storia, è il Tempo trascorso. Sta in piedi lì, leggera invece, nonostante peso e tempo, impossibile e irreale, legata da fili sottili alla sua ombra, al suo kagemusha,, che è il tempo mio, il ferro che mi scorre nelle vene, la mia storia personale che, appunto, finalmente trova riposo e difesa all’ombra del Tempo assoluto.Grazie all’uomo che ha condiviso il mio tempo e mi sta costruendo tregua.
vogliamo dirlo? cosa faresti senza di lui?? :))
al momento, schifo!
oppure, diciamolo, sarei una pura teoria.
namastè
quindi adesso è eretta… work in progress, complimenti ad entrambi