“Non è bello, tutto questo, Jef?” gli chiese ancora Tita.
“Certo che lo è!”
Era troppo bello, appunto. Non era soltanto un paesaggio. Era al tempo stesso un dipinto, una musica, una poesia, un insieme complesso, che ti entrava nell’anima e ti avvolgeva, e che avevi paura di lasciare, che ti veniva voglia di sentire ancora di più attorno a te, dentro di te . . .
Quella pace, soprattutto, che in nessun altro luogo aveva mai conosciuto!le parole cadevano nell’aria come il soffio leggero della brezza che all’improvviso increspa appena la superficie di uno stagno, poi l’aria pareva richiudersi.
(G. Simenon, Cargo)
“Non è bello, tutto questo, Jef?” gli chiese ancora Tita.
“Certo che lo è!”
Era troppo bello, appunto. Non era soltanto un paesaggio. Era al tempo stesso un dipinto, una musica, una poesia, un insieme complesso, che ti entrava nell’anima e ti avvolgeva, e che avevi paura di lasciare, che ti veniva voglia di sentire ancora di più attorno a te, dentro di te . . .
Quella pace, soprattutto, che in nessun altro luogo aveva mai conosciuto!le parole cadevano nell’aria come il soffio leggero della brezza che all’improvviso increspa appena la superficie di uno stagno, poi l’aria pareva richiudersi.
(G. Simenon, Cargo)