Inviato da Maria il 5 Lug 2012 in briciole sul davanzale, la serra delle parole, pensieri come stoloni | 0 commenti
“Raccontare la storia di una donna. Una donna è la storia delle sue azioni e dei suoi pensieri, di cellule e neuroni, di ferite e di entusiasmi, di amori e disamori. Una donna è inevitabilmente la storia del suo ventre, dei semi che vi si fecondarono, o che non furono fecondati, o che smisero di esserlo, e del momento, irripetibile, in cui si trasforma in una dea. Una donna è la storia di piccolezze, banalità, incombenze quotidiane, è la somma del non detto. Una donna è sempre la storia di molti uomini. Una donna è la storia del suo paese,della sua gente. Ed è la storia delle sue radici e della sua origine, di tutte le donne che furono nutrite da altre che le precedettero affinchè lei potesse nascere: una donna è la storia del suo sangue. Ma è anche la storia di una coscienza e delle sue lotte interiori. Una donna è la storia di un’utopia.”
figlie, nel tempo riconoscerete il sangue, e forse imparerete come me a vivere tutte le vite in cui scorre il vostro sangue,senza sentirsi invasori o saprofiti, sempre dentro i confini dell’ombra. almeno spero.